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La gestione del credito IVA compensabile

La gestione del credito IVA compensabile

Il credito IVA di un mese / trimestre nel corso dell’anno può solamente essere riportato al mese / trimestre successivo. Fa eccezione il credito dell’ultimo mese / trimestre dell’anno che, risultando da una dichiarazione fiscale (la dichiarazione IVA) può essere utilizzato anche in compensazione “orizzontale”, ossia può essere impiegato come mezzo di pagamento di altri debiti tributari o previdenziali (al contrario della compensazione “verticale”, operata invece nell’ambito dello stesso tributo tra crediti di un dato periodo e debiti dei periodi successivi), secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 241/1997.

Questa più ampia possibilità di utilizzo comporta specifici oneri nei versamenti delle imposte e nelle comunicazioni al fisco e deve essere correttamente registrata in contabilità per prevenire eventuali errori e le sanzioni che ne deriverebbero.

In questo approfondimento vedremo brevemente quali sono le regole fiscali per l’utilizzo del credito IVA e come la modalità adottata può essere gestita in Erpy.

N.B.: salvo dove diversamente indicato in modo esplicito, tutti i riferimenti presenti in questo articolo al “mese”, inteso come periodo IVA, sono ugualmente validi anche per il “trimestre”.

Le regole fiscali

La normativa fiscale permette tre modalità per la gestione del credito IVA da dichiarazione:

La gestione nella contabilità IVA

Questo metodo prevede l’inserimento per intero del credito da dichiarazione, nel primo mese dell’anno successivo a quello in cui si è formato, nella casella “Credito anno precedente” (VP9) della liquidazione periodica.

Il saldo della liquidazione del primo mese sarà pertanto dato dal credito dell’anno precedente più/meno il saldo del mese, a seconda che si tratti di un credito oppure di un debito.

Gli utilizzi in compensazione con tributi diversi dall’IVA avvengono estromettendo l’importo corrispondente all’utilizzo dalla liquidazione IVA.

In Erpy è sufficiente abilitare l’inserimento del credito da dichiarazione in Cruscotto contabile > IVA > Liquidazione tramite il pulsante “Modifica conteggi” posto sulla destra e riportare la cifra nella casella “Credito compensabile utilizzato”.

In contabilità generale non sono necessarie operazioni poiché il credito generatosi alla fine dell’esercizio precedente continua ad essere gestito all’interno della scheda IVA.

ProContro
Questo metodo si presta solo quando l’ammontare del credito è di importo inferiore al debito del primo mese dell’anno successivoLa mancanza, nel modello AdE di liquidazione periodica, di un campo dove indicare l’ammontare del credito estromesso dalla contabilità IVA impedisce, di fatto, la possibilità di utilizzare il credito in compensazione orizzontale dopo che lo si è inserito nella liquidazione IVA del primo mese.
La gestione all’esterno della contabilità IVA

In questo caso il credito viene gestito in contabilità generale. A fine anno il credito risultante dalla dichiarazione IVA viene tolto dalla scheda IVA e riportato, con l’arrotondamento all’unità di euro come da dichiarazione, in un conto dell’attivo patrimoniale.

Se uno dei mesi dell’anno successivo si chiude con un debito, il credito viene inserito nella liquidazione periodica, sempre al campo VP9, ma solo fino ad azzerare il saldo risultante (oppure per intero, se il credito compensabile rimasto è inferiore al debito IVA del mese). In pratica è l’opposto del metodo precedente dal momento che, in questo caso, il credito compensabile viene immesso nella contabilità IVA solo quando è necessario e per l’importo che occorre per azzerare il debito del mese.

La prima operazione contabile da registrare in Erpy è il giroconto del credito di fine anno, dalla scheda IVA ad una scheda intestata al credito IVA compensabile, operando anche l’arrotondamento necessario (i crediti risultanti dalle dichiarazioni fiscali sono sempre arrotondati all’unità di euro):

riporto credito iva

Si procede quindi come al punto precedente, ma inserendo nella casella “Credito compensabile utilizzato” del Cruscotto contabile solo l’importo necessario per azzerare il debito del mese, invece che l’intero importo del credito dell’anno precedente.

Lo stesso importo deve essere ritrasferito dalla scheda del credito IVA compensabile alla scheda IVA, con giroconto registrato nell’ultimo giorno del mese cui si riferisce la liquidazione, in modo da azzerare il debito IVA e, contemporaneamente, tenere traccia dell’utilizzo del credito:

intromissione credito iva

In alternativa, è possibile utilizzare la funzione “Giroconto credito anno” del cruscotto contabile:

Giroconto credito IVA compensabile

e inserire l’importo utilizzato in compensazione “IVA su IVA”:

Compensazione IVA su IVA

N.B.: è importante effettuare immediatamente questa registrazione al momento della liquidazione IVA poiché non vi sono documenti successivi da cui desumerla. La mancata registrazione dell’utilizzo “IVA su IVA” può indurre in errore sulla reale consistenza del credito residuo quando si guarda la scheda del credito IVA compensabile.

Il credito utilizzato per compensare i debiti tributari diversi dall’IVA viene contabilizzato come un mezzo di pagamento nella registrazione del modello F24, analogamente agli altri crediti compensabili del periodo (es. bonus IRPEF dipendenti):

utilizzo in f24

L’esame della scheda relativa al credito IVA compensabile permette di verificarne la correttezza e le modalità di utilizzo:

scheda credito iva compensabile
ProContro
Per un’azienda che tiene la contabilità ordinaria è il metodo più chiaro e completo per gestire il credito e per verificarne il corretto utilizzo. Il conto dell’attivo patrimoniale “credito IVA compensabile” permette il controllo completo della gestione del credito IVA.È però fondamentale registrare gli utilizzi “IVA su IVA” contabilizzando il pagamento del debito IVA del mese a mezzo di “credito IVA compensabile”, in quanto tale operazione non risulta da alcun documento.
La gestione in F24

Sostanzialmente analogo al metodo precedente, si differenzia solo per il fatto che occorre presentare in via telematica un modello F24 a saldo zero con il tributo 60xx dell’anno N a debito e il tributo 6099 dell’anno N-1 a credito.

In questo caso la liquidazione periodica si chiude con l’importo dell’IVA da versare nella casella 1 del rigo VP14 mentre la compensazione (“verticale”) avviene in un momento successivo, con la presentazione dell’F24.

La gestione in Erpy è simile a quella descritta al punto precedente, con la semplificazione derivante dal fatto che anche il pagamento dei debiti IVA viene gestito in modo analogo a quello dei debiti per tributi diversi dall’IVA. Non sono quindi necessari né la compilazione del “Credito compensabile utilizzato” nel Cruscotto contabile né il giroconto per riportare il credito compensabile sulla scheda IVA in quanto tutto viene contabilizzato al momento della registrazione dei modelli F24.

ProContro
Dopo che il fisco ha chiarito che le compensazioni verticali non sono rilevanti per i limiti all’utilizzo dei crediti (es. i 5.000 euro liberamente compensabili, anche in assenza di visto di conformità e qualunque sia il punteggio ISA), questo metodo è un’alternativa quasi completa al metodo della gestione al di fuori della contabilità IVA.L’unica eccezione riguarda i contribuenti in regime trimestrale che, applicando questo metodo, devono “spendere” una parte del credito per coprire, oltre all’imposta, anche gli interessi dell’1%. Siccome la compensazione avviene al momento del pagamento, il credito da utilizzare è pari alla somma dovuta in F24. Il metodo precedente, permettendo di azzerare il debito per imposta, azzera anche la base di calcolo degli interessi e, di conseguenza, gli interessi stessi.