Gestione Cespiti

I cespiti sono i beni materiali o immateriali di proprietà aziendale che, pur non generando denaro, costituiscono un valore per l’impresa, poiché generano prospettive di profitto futuro. Alcuni esempi sono: i macchinari, gli immobili, gli automezzi, i computer ma anche il know-how, i software, le certificazioni, i brevetti, tutti beni - tangibili o no - che generano un valore per l’azienda. Per questo all’interno dello Stato Patrimoniale i cespiti fanno parte dell’Attivo.

Ogni anno il valore dei cespiti viene parzialmente ridotto in quanto con il passare del tempo il loro apporto alla produzione diminuisce.

Tale abbattimento viene effettuato in base ad un piano di ammortamento specifico per ciascun tipo di cespite: vengono periodicamente effettuate apposite scritture in un conto Passivo dello Stato Patrimoniale (Fondo di ammortamento), che vanno a ridurre progressivamente il conto Attivo aperto al momento dell’iscrizione del cespite sul Registro.

I cespiti inoltre possono essere incrementati o svalutati: se un’azienda acquista un bene materiale ad un determinato prezzo, nel corso del tempo quel bene potrebbe acquisire maggiore valore (per esempio nel caso di un PC implementato con migliorie di memoria o prestazioni), ma potrebbe anche essere svalutato (per esempio nel caso degli immobili). In questo caso quindi, sia l’incremento che la svalutazione vanno evidenziati con apposite scritture.

I cespiti aziendali possono essere ceduti prima del termine dell’ammortamento, in questo caso la vendita genera un incasso che va comparato con l’ammortamento residuo per capire se la differenza genera una plusvalenza (positiva) o una minusvalenza (negativa).